Tra i tanti grandi scomparsi di questi tempi così bui, mi commuove oggi il ricordo di una grande donna Lidia Menapace mancata in questi giorni e ricordata, quasi in punta di piedi, da molti.
L’ho conosciuta personalmente ed ascoltata quasi con reverenza tantissimi anni fa in un meeting ad Assisi quando, appena ventenne, mi affacciavo al mondo universitario ed ero presa dalla passione civile e dal grande sogno di intraprendere una professione improntata al servizio e al sociale, quale quella di Magistrato.
Lidia era la coordinatrice del mio gruppo di studio e animava la discussione teoretica sul marxismo e sul cristianesimo tentandone una conciliazione quasi impossibile ma operativa ed intelligente.
Mi colpirono la sua integrità morale, la sua coerenza, il suo profondo sentire su valori fondanti del nostro vivere civile.
Mentre parlava con leggerezza e saggezza di cose grandi ed impegnative avevo pensato che avrei voluto diventare come lei e che mi avrebbe fatto piacere che qualcuno avesse serbato il ricordo di me come quello che oggi serbo per lei: quello di una persona perbene che ha creduto per tutta la vita nella democrazia e nella condivisione del sapere…. Grazie Lidia
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